"Johnny prese il fucile" (titolo originale: Johnny Got His Gun) è un romanzo anti-guerra pubblicato nel 1939 dallo scrittore americano Dalton Trumbo. È noto per il suo potente messaggio pacifista e per la sua cruda rappresentazione degli orrori della guerra.
La storia segue Joe Bonham, un giovane soldato americano che viene gravemente ferito durante la Prima Guerra Mondiale. Joe perde le braccia, le gambe, la vista, l'udito e la capacità di parlare. È intrappolato nel suo corpo, cosciente ma incapace di comunicare con il mondo esterno.
Il romanzo esplora temi come la disumanizzazione%20della%20guerra, l'assurdità%20della%20violenza e l'importanza%20della%20comunicazione. Attraverso i pensieri e i ricordi di Joe, Trumbo dipinge un quadro vivido della brutalità della guerra e delle sue conseguenze devastanti sia fisiche che psicologiche.
Joe lotta per trovare un significato alla sua esistenza e per comunicare con gli altri. Alla fine, sviluppa un metodo per comunicare picchiettando il suo capo con un dito, permettendogli di inviare messaggi in codice Morse. Joe spera di essere esibito come un esempio vivente degli orrori della guerra, per dissuadere gli altri dal combattere. Tuttavia, i militari rifiutano la sua richiesta, considerandolo un imbarazzo.
Il libro è stato un'importante influenza sul movimento pacifista e ha ispirato diverse opere d'arte, tra cui un film omonimo del 1971 diretto dallo stesso Trumbo e la canzone "One" dei Metallica. L'opera è una forte denuncia della propaganda%20bellica e un invito alla pace.
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